Analisi di mercato Economia

Perché produrre componenti auto in Albania?

ALBANIA
Prospettive, Investimenti e Produzione nel settore AUTOMOTIVE

Perché produrre componenti auto in Albania?

UNA ECONOMIA, STABILE E FORTE
• La crescita del PIL è stata la migliore negli ultimi 5 anni
• Espansione del commercio ai mercati regionali e globali
• Gestione macroeconomica stabile, approvato da Banca Mondiale, FMI e Unione Europea

LEGISLAZIONE IDEALE PER GLI INVESTITORI
• Non è necessaria alcuna autorizzazione preventiva del governo e nessun settore è chiuso agli investimenti esteri;
• Nessuna limitazione alla quota percentuale di partecipazione straniera in società.
• È possibile una proprietà straniera al 100%;
• Gli investitori stranieri hanno il diritto di espatriare tutti i fondi e contributi in natura del loro investimento;
• Il sistema fiscale albanese non fa differenze tra investitori stranieri e nazionali;
• Gli investimenti esteri godono di un trattamento uguale e imparziale rispetto agli investimenti nazionali e hanno una protezione completa;
• Protezione statale speciale.

POSIZIONE STRATEGICA
• Al crocevia dei principali corridoi di transito d’Europa;
• Oltre il 40% dei ricambi auto mondiali viene venduto nei mercati europei vicino all’Albania;
• Minori costi di transito verso i mercati chiave;
Rete di trasporto ben collegata:
– 1 aeroporto internazionale
– 4 porti
– 15 valichi di frontiera
– Ferroviario/internazionale

Distanza da Tirana ad alcuni principali destinazioni in Unione Europea città: Budapest, Ungheria 960 km; Torino, Italia 1300 km; Vienna, Austria 1340 km; Monaco di Baviera, Germania 1340 km; Francoforte, Germania 1750 km; Colonia, Germania 1930 km, Parigi, Francia 2190 km; Praga, Repubblica Ceca 1550 km
I costi di trasporto per un (autocarro da 20 tonnellate) variano da € 0,8 a € 1,5 al km (via strada) e 82.575 lek circa 660 EUR” per container (via mare)

 

 

 

 

 

VICINANZA A UN MERCATO IN CRESCITA

Si prevede che il mercato globale della produzione di componenti per auto crescerà a un CAGR del 3,6% e si prevede che raggiungerà oltre 408 miliardi di euro entro la fine del 2025, creando nuove opportunità di vendita.

L’industria automobilistica europea è un settore chiave per l’economia europea, fornendo un contributo positivo alla bilancia commerciale di circa 24 miliardi di euro nel 2014.

COSTI DI PRODUZIONE COMPETITIVI

  • I costi di produzione dell’Albania sono inferiori alla maggior parte dei paesi che attualmente esportano componenti per auto in Europa;
  • Aliquote fiscali notevolmente inferiori alle aliquote dell’UE;
  • Benefici fiscali vari (esenzioni fiscali, sgravi);

 

 

 

 

Forza lavoro istruita, produttiva e competitiva

Oltre 1.000.000 della popolazione dell’Albania sono professionisti giovani e ben istruiti. – Il 57% della popolazione albanese ha meno di 35 anni e l’età media è di 35* anni Alto tasso di alfabetizzazione (97,6%) e molti diplomati dell’istruzione secondaria e terziaria

Ottime competenze linguistiche: inglese, italiano, francese, tedesco, spagnolo, ecc

Tassi salariali più competitivi nella forza lavoro della regione (il salario minimo in Albania è di 34.000 lek circa 250* Euro).

*FONTE INSTAT (Istituto di Statistica albanese)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le abilità ci sono

L’Industria del manifatturiero conto terzi è trainata principalmente dalla produzione di abbigliamento e calzature in pelle di alta qualità.

L’Albania ha una esperienza significativa accumulata negli ultimi 20 anni.

Il settore rappresenta circa il 15% del PIL mentre rappresenta circa l’11,4% dell’occupazione totale.

La vicinanza geografica, le affinità culturali e la vasta conoscenza della lingua italiana, così come gli intensi rapporti politici, hanno fatto sì che l’Italia diventasse il primo partner commerciale dell’Albania.

L’Italia si colloca, inoltre, in cima alla classifica per numero di imprese con capitale partecipato (oltre 4000 le aziende italiane e joint venture italo-albanesi sinora censite).

Gli investimenti italiani si sono concentrati, sino a qualche anno fa, principalmente nella parte occidentale del paese, lungo la costa adriatica.

Accanto a questi settori di investimento tradizionali, delle piccole imprese italiane già presenti nel Paese, attualmente si stanno affacciando su questo mercato gruppi industriali, di grandi e medie dimensioni, attratti dalle prospettive e dalla naturale vocazione dell’Albania quale piattaforma produttiva di beni e servizi offerti dalle nostre aziende, qui localizzate, al vasto mercato balcanico e dell’Europa Orientale.

Il settore tessile e manifatturiero impiega il maggior numero di lavoratori.

Trattandosi di un settore di tradizione del Paese, molte società straniere hanno delocalizzato la loro attività.

Le industrie manifatturiere che scelgono di investire in Albania beneficiano del basso costo del lavoro.

L’export di abbigliamento e calzature “made in Albania” ha registrato un forte incremento durante il 2021.

I dati dell’Istituto delle statistiche albanese rivelano che fino alla fine del mese di novembre 2021, l’ammontare delle vendite all’estero è salito di circa 30 per cento, per un totale di 48 miliardi di lek (circa 357 milioni di euro). Le esportazioni di calzature hanno rappresentato nel 2021 il 20 per cento della struttura complessiva del made in Albania.

Molte società straniere operano nel settore già da un decennio e molte stanno ampliando la loro attività aumentando il numero dei loro occupati.

L’Italia occupa il primo posto e le esportazioni albanesi verso l’Italia nel settore manifatturiero rappresentano circa il 65% di tutto l’export albanese verso l’Italia. Ulteriori vantaggi per le imprese che investono in questo settore sono l’esenzione dall’IVA sui manufatti riesportati ed il basso costo del trasporto vista la vicinanza con l’Italia. Anche nel settore calzaturiero e delle pelli si sono realizzati molti investimenti per la produzione dei semilavorati. Le esportazioni albanesi nell’ultimo periodo sono aumentate con un trend annuale del 20-30%. I macchinari utilizzati per le produzioni sono sempre più all’avanguardia e molte società hanno ormai la certificazione ISO9001.

I principali vantaggi di investire nel settore dell’abbigliamento sono:

forza di lavoro disponibile in tutto il paese con esperienza nel settore, costo diretto e totale del lavoro inferiore a quelli vigenti nella maggior parte dei paesi comparabili, un facile accesso da/per l’Italia, la Grecia ed i mercati dei Balcani, esenzione dall’Iva o dai dazi doganali per il 100% dei produttori nel settore dell’abbigliamento secondo lo schema della riesportazione.

Gli investitori stranieri in Albania stanno aumentando le esportazioni verso i mercati extraeuropei.

Con gli accordi di libero scambio firmati con i paesi dei Balcani e la UE, l’Albania offre opportunità d’esportazione senza restrizioni all’interno della regione. La qualità delle scarpe di pelle albanesi è elevata.

FORZA LAVORO ISTRUITA

15 Scuole di formazione professionale, competenze trasferibili

Politecnico di Tirana

 

 

 

 

UNA FANTASTICA BASE DI COMMERCIO

Un membro dell’OMC, che applica le regole dell’OMC sulle licenze di importazione

Numerosi accordi di libero scambio (Programma UE, CEFTA, EFTA, Turchia e SPG)

INCENTIVI D’INVESTIMENTO

Esenzione dall’IVA su macchinari e attrezzature importati;

Diversi incentivi finanziari per la formazione professionale sul posto di lavoro;

Agevolazione delle pratiche doganali;

ENERGIA ELETTRICA

Totalmente prodotta nel Paese, da fonti rinnovabili, green (idroelettrico, solare) al costo più basso d’Europa e tra i più bassi del mondo (0,084 € kWh)

 

 

 

 

AZIENDE AUTOMOTIVE OPERATIVE E IN ULTERIORE CRESCITA

L’Albania offre ai produttori dell’industria automobilistica un ambiente di investimento competitivo, con una significativa riduzione dei costi rispetto a molti paesi europei. “L’anno scorso abbiamo modificato l’aliquota dell’imposta sugli utili dell’industria automobilistica, riducendola a solo il 5% dalla precedente aliquota del 15%”, ha affermato il Premier Edi Rama.

Forschner, produzione di cablaggi per auto PSZ, produzione di cablaggi per componenti elettronici e automobili

PSZ Albania GmbH è stata fondata nel 2012. L’azienda fa parte del gruppo tedesco PSZE electronic GmbH. È specializzato nell’assemblaggio di cavi, elementi portanti, componenti elettronici ed elettromeccanici per sistemi di riscaldamento e sistemi di ingegneria medica.

Inoltre, Forschner Albania, parte di Forschner GmbH, un’azienda specializzata in sistemi di cablaggio, sistemi SCR, parti tornite di precisione, sistemi elettromeccanici e sviluppi propri sostenibili, dovrebbe aprire il suo terzo stabilimento in Albania.

Nel frattempo, il fornitore automobilistico francese Delmon Group ha inaugurato a marzo 2019 il suo stabilimento di produzione, un investimento di 1,7 milioni di dollari, a Elbasan. L’unità produce parti in gomma per il settore automobilistico, inclusi supporti di scarico, boccole della barra stabilizzatrice, guarnizioni e dumper.

Nel frattempo, la Yura della Corea del Sud ha firmato un contratto di leasing con le autorità albanesi nel 2019 e ha iniziato la produzione nella sua unità di produzione a Fier nel mese di marzo.

L’investimento del produttore giapponese di componenti per auto Sumitomo, uno dei giganti asiatici in questo settore, crea nuovi posti di lavoro ben pagati e maggiori possibilità di reddito.

L’azienda è specializzata nella produzione, montaggio e progettazione di cablaggi elettrici. La SEWS-CABIND si concentra anche sullo sviluppo e la produzione di cablaggi per veicoli industriali pesanti e leggeri, macchine agricole, automobili.

 

 

 

 

TESTIMONIANZE DAL SETTORE AUTOMOTIVE

Di seguito le parole di Sebastiano La Ferla, executive director e plant manager di Giobert AlbaniaErtjan Cabiri, amministratore delegato dello stabilimento albanese di Delmon, Sylvain Broux, CEO di Delmon e Jongwoo (Lucas) Nam di Yura.

 

Quando è nata Giobert Albania?
La società è stata costituita nella estate del 2018 ed è operativa dal 2019.
Come di consueto la fase di avvio ha conosciuto le normali criticità in termini di ricerca selezione e addestramento del personale, sia diretto che indiretto, la messa a punto dei processi, le varie certificazioni necessarie ad operare in un contesto ad alti requisiti come quello automotive.
A questo purtroppo si sono aggiunte le difficoltà legate alla pandemia e alle conseguenti criticità di mercato. Ad oggi però possiamo dire che il peggio sia alle spalle e la navigazione dello stabilimento albanese ha preso a marciare con regolarità.

Sono stati valutati altri paesi prima di aprire uno stabilimento nel Paese delle Aquile?
Sì, sono state fatte accurate analisi socioeconomiche coprendo diversi paesi dell’est Europa, Balcani e sud Mediterraneo.
Abbiamo preso in considerazione fattori economici quali andamento del PIL, stabilità del cambio, tasso di disoccupazione, livello di tassazione, livello generale dei costi; fattori politici quali la stabilità della azione di governo; fattori sociali quali età media e scolarizzazione della popolazione; fattori logistici e doganali per garantire il flusso import ed export dei prodotti fabbricati in loco.

Qual è stata la valutazione che vi ha portato a sceglierla?

L’Albania ha espresso caratteristiche favorevoli sotto tutti gli aspetti considerati e ha dimostrato apertura verso gli investimenti esteri. Inoltre, poiché il gruppo Giobert ha anche clienti nell’area del sud Europa (Serbia, Turchia e sud Italia), la posizione dell’Albania risulta strategica.

Non ultimo è un paese dove l’italiano è parlato con frequenza e dista poco più di un’ora di aereo.

“La posizione geografica favorevole, insieme al basso costo del lavoro, sono stati i motivi principali per scegliere l’Albania”, ha detto Ertjan Cabiri, amministratore delegato dello stabilimento albanese di Delmon. L’impianto di produzione ha già raggiunto un fatturato di $ 1,12 milioni lo scorso anno e mira ad aumentare le vendite a $ 6,75 milioni entro la fine di quest’anno.

Inoltre, Delmon sta investendo circa 3,3 milioni di dollari nella struttura nei prossimi tre o quattro anni per aumentare le vendite a 22,5 milioni di dollari entro il 2024.

“Siamo rimasti molto colpiti dalla nostra forza lavoro albanese… I corsi di formazione sulle nostre tecniche di gomma hanno avuto un grande successo”, ha dichiarato Sylvain Broux, CEO di Delmon.

 

“…abbiamo scelto l’Albania per investire, grazie alla manodopera qualificata costi competitivi, posizione geografica…” ha dichiarato Jongwoo (Lucas) Nam di Yura.

 

IL MERCATO DEL LAVORO GLOBALE E IN ALBANIA POST COVID

Quando si parla di cambiamenti nel mondo del lavoro, attuali e futuri, in arrivo o già in divenire, l’emergenza Covid diventa un fattore determinante che diversi studi e approfondimenti tirano spesso in ballo.

La pandemia ha cambiato le nostre vite e il nostro modo di lavorare, così da far nascere anche nuove esigenze, necessità e una voglia di cambiamento prima più limitata. I lavoratori, dopo aver riflettuto molto sul proprio futuro, adesso cercano di meglio, vogliono rinegoziare la propria posizione, avere più opportunità di scelta.

È vero, i dipendenti possono anche scegliere di andarsene se viene loro offerto un compenso più alto, ma non è solo questo. Secondo diverse indagini, infatti, hanno un peso maggiore (e giocano un ruolo determinante) l’insieme dei vantaggi assicurati dall’impresa, che non necessariamente sono solamente economici.

L’elevato turnover è spesso causato da mancanza di comunicazione, supporto e cultura aziendale.

Assicurare maggiore flessibilità, coinvolgimento e interesse nei confronti dei lavoratori può davvero fare la differenza, attrarre talenti.

 

MONDO DEL LAVORO IN ALBANIA

È proprio questa situazione che in Albania è maggiormente amplificata dalla presenza di aziende nel settore manifatturiero, il cui obiettivo principale è stato per anni quello della massimizzazione del profitto a scapito dei dipendenti e del saving salariale.

Questo che per molti è un problema, diventa una opportunità per aziende modernamente organizzate e che applicano standard di gestione delle risorse umane, al passo con i tempi, in strutture e con infrastrutture adeguate.

Se i dipendenti stanno bene, l’azienda sta bene.

È il principio che sta alla base del welfare aziendale, un concetto che sta diventando sempre più importante anche per i lavoratori albanesi.

Lo sviluppo del capitale umano, affiancato ad una propensione nell’attualizzare positivamente una gestione aziendale, può essere la chiave di volta per la produttività del lavoro. Pertanto, creare un rapporto virtuoso tra queste entità diventa essenziale per la diffusione della cultura organizzativa e dei processi, per l’incremento di una managerialità centrata sullo sviluppo del potenziale delle persone e dell’azienda.

Formazione professionale, tutoring, training on the job, spazi relax, mensa aziendale, asilo aziendale ed uno stipendio adeguato al reale costo della vita, sono le leve che in Albania, fanno la differenza e creano l’emorragia da aziende “vecchie” che non danno benefit ad aziende attente al benessere dei propri dipendenti.

In Albania, il bacino di lavoratori, già formati e specializzati nel settore del manifatturiero in generale e della sartoria in particolare, con competenze di taglio e cucito di tessuti, pelle e altri materiali è enorme e la tradizione di questo settore è ultra ventennale.

Bisogna adeguare le nuove esigenze delle risorse umane alle azioni di management nella loro gestione.

Azioni di ricerca del personale, di head hunting, attrazione delle risorse umane e passaparola, oltre a mirate campagne di comunicazione, in una comunità in cui le informazioni viaggiano velocemente, soprattutto in un settore particolare come quello del manifatturiero, faranno in modo che l’attività di recuiting, possa essere molto facilitata e veloce.

Applicare “nuove” strategie (per il mercato del lavoro albanese), farà la differenza in un mercato del lavoro dove non si è mai tenuto conto delle esigenze dei dipendenti, ma solo e sempre alle esigenze produttive.

Quando queste strategie vengono applicate da un gruppo che ha fatto della relazione con le persone, sia clienti che dipendenti, il proprio successo, sicuramente portano risultati.

 

CONCLUSIONI

Una stabilità politica, religiosa ed economica di livello europeo, un ambiente imprenditoriale positivo, una tassazione favorevole, il costo dell’energia tra i più bassi del mondo, un pacchetto di incentivi governativi, una numerosa forza lavoro specializzata, giovane, formata, intraprendente, la quasi mancanza di criminalità, la vicinanza all’Italia e la centralità nel Mediterraneo, la presenza di una folta comunità imprenditoriale internazionale, una logistica economica e veloce, costi di produzione competitivi, fanno dell’Albania, la migliore destinazione per poter installare un nuovo stabilimento produttivo o avviare una nuova attività imprenditoriale nella ventunesima regione di Italia, in Europa in collegamento con tutto il mondo.

Per informazioni sull’Albania e consulenze gratuite su contabilità, tassazione, diritto del lavoro, investimenti, internazionalizzazioni, delocalizzazioni, ricerca, selezione e formazione delle risorse umane, immobili, trasferimenti di residenza, certificazioni, non esitate a contattarci:

info@italian-network.net

+39 0808806237 Voip (gratuito)

Skype:italian.network
https://www.italian-network.net/
https://albaniainvestimenti.com/

https://www.jobinalbania.com/

https://albaniaimmobiliare.com/

 

Roberto Laera

Roberto Laera È laureato in Scienze Aziendali presso l’Istituto Superiore di Finanza e Organizzazione Aziendale di Milano, con circa 20 anni di esperienza nell’ambito della consulenza aziendale, organizzativa risorse umane, della formazione. È senior consultant di numerose aziende nazionali e internazionali. Ha lavorato tra le altre per George S. May, Telecom Italia Learning Services, Bosch. Dal 2008 amministratore unico di IN Italian Network Sh.p.k. e Albania Investimenti Sh.p.k. con sedi a Tirana in Albania e Bari in Italia, offre consulenza all’internazionalizzazione delle imprese, fiscale, finanziaria e servizi fiduciari. È professore a contratto della Facoltà FASTIP dell’Università Aleksander Moisiu di Durazzo per la materia di “Introduction to Business”. È componente del Advisory Board dell’Università Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana. È delegato per l’Albania di ASSORETIPMI. È referente per i rapporti istituzionali per l’Italia dell’Albania Development Fund
Follow Me:

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *