Energia: Balcani occidentali, una “calamita” per gli investitori
Secondo Aurora Energy Research, entro il 2040 i Balcani occidentali potrebbero registrare un aumento di 20 GW di capacità installata, di cui quasi il 65% proveniente da fonti rinnovabili.
La società ha pubblicato le sue prime previsioni per i Balcani occidentali, focalizzandosi sui movimenti degli investitori. Aurora ha ampliato i suoi servizi di previsione di mercato, offrendo modelli dettagliati per Albania, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Bosnia-Erzegovina.
Secondo il rapporto, si prevede che la capacità installata complessiva nei Balcani occidentali, esclusa la Serbia, aumenterà di 20 GW entro il 2040 e fino a 35 GW entro il 2060, rispetto ai livelli attuali. Le energie rinnovabili rappresentano la quota maggiore, pari a circa il 65%, mentre i sistemi di accumulo di energia tramite batterie, gli interconnettori e le turbine a idrogeno rappresentano la restante capacità aggiuntiva.
Secondo il fornitore globale di analisi del mercato energetico, l’energia solare registra il tasso di crescita più rapido e il valore assoluto della capacità.
Per quanto riguarda i prezzi all’ingrosso, l’analisi prevede che i Balcani occidentali seguiranno tendenze simili ad altri mercati dell’Europa sudorientale, ma con sfumature regionali, basate sull’evoluzione del sistema energetico locale. Si prevede che la volatilità a breve termine manterrà i prezzi vicini o superiori a 100 euro per MWh fino al 2030, mentre a lungo termine si prevede che i prezzi saranno compresi tra 70 e 80 euro per MWh.
Per quanto riguarda la velocità della decarbonizzazione nella regione, essa dipenderà in larga misura dall’attuazione del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell’UE (CBAM) o dall’allineamento al sistema di scambio di quote di emissione dell’UE. Secondo gli analisti, l’abbandono della lignite potrebbe richiedere del tempo, con una chiusura completa prevista entro il 2045; tuttavia, si prevede che la sua quota nel sistema energetico diminuirà significativamente nel prossimo decennio.
“I Balcani occidentali sono tra i mercati energetici in più rapida evoluzione in Europa. L’invecchiamento delle flotte termiche, la liberalizzazione del mercato, i programmi di sostegno politico e una solida economia di base sono destinati a portare la regione in cima alle agende degli sviluppatori”, sottolinea Aurora.
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