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L’intensificazione dei rapporti tra Uzbekistan e Tajikistan

L’intensificazione dei rapporti tra Uzbekistan e Tajikistan. Interessanti novità diplomatiche provengono dal mondo centroasiatico. Il presidente del Tagikistan Emomali Rahmon inizia una visita di Stato di due giorni in Uzbekistan, con l’obiettivo di stipulare accordi e sottoscrivere 23 documenti di cooperazione. Importanti incontri sono previsti dopo i colloqui diretti tra Rahmon e il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev presso la residenza presidenziale uzbeka Kuk-Saroy. Rahmon e Mirziyoyev dovrebbero firmare una serie di accordi bilaterali, incluso un accordo sul partenariato strategico, sulla demarcazione definitiva dei confini statali e la lotta contro le interferenze estere e le problematiche dei conflitti. Le due parti hanno anche in programma di siglare dei documenti sulla cooperazione nei settori della cinematografia e dei servizi meteorologici. La cooperazione tra i due paesi va rafforzandosi, soprattutto, grazie ai recenti accordi siglati in ambo energetico. Mirziyoyev ha recentemente offerto la disponibilità del suo paese ad entrare nel consiglio di amministrazione che gestisce il mastodontico progetto di Rogun. La diga di Rogun realizzata dalla compagnia italiana Salini Impregilo per un valore di circa 3.9 miliardi di dollari, avvierà la prima turbina entro la fine del 2018, mentre si dovrà aspettare sino alla primavera del 2023 per il suo completamento. Il progetto fu inizialmente concepito negli anni 60’ con il doppio obiettivo di utilizzare le acque del fiume Vakhsh per irrigare i terreni a valle e generare circa 3.600 MW di energia. Il progetto della diga di Rogun ha un aspetto di rilievo per il Tajikistan. Attualmente oltre il 95% della capacità elettrica a disposizione del paese è già generato dal settore idroelettrico e la realizzazione della diga di Rogun potrebbe far avviare una svolta decisiva verso l’indipendenza energetica del Tajikistan. Una stabilizzazione delle relazioni fra Uzbekistan e Tajikistan ed un rafforzamento economico di quest’ultimo paese sono scenari assai positivi per la geopolitica regionale, segnata tuttora dal conflitto in corso all’interno dell’Afghanistan.  Grazie al continuo lavoro delle autorità di Tashkent, anche l’Unione Europea potrebbe giocare un ruolo importante. In un’area del mondo in cui la Repubblica Popolare Cinese e la Federazione Russa sono i dominatori geopolitici. Bruxelles potrebbe avviare un’accelerazione della propria agenda regionale attraverso il finanziamento del progetto. Come ribadito nell’ultimo vertice di Samarcanda del novembre scorso fra l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e sicurezza, Federica Mogherini, ed i ministri degli affari esteri dei 5 paesi dell’Asia Centrale, l’Unione Europea dovrebbe prestare particolare attenzione a rafforzare l’economia regionale attraverso programmi di sviluppo che assicurino una crescita economica sostenibile, volta ad un uso efficiente di risorse idriche ed energetiche. Il Ministro degli affari esteri uzbeko ha più volte visitato Dušanbe, con la finalità di incrementare sostanzialmente l’interscambio e esaminare le questioni relative alla demarcazione dei confini, facilitazioni per i visti delle popolazioni di frontiera, corridoi di trasporto. Dopo 25 anni, infatti, lo scorso 10 febbraio 2017 ha avuto luogo il primo volo diretto tra il Tagikistan e l’Uzbekistan. Relazioni che continuano ad incrementarsi.

Analisi di Domenico Letizia, responsabile alla comunicazione della società “Italian Network”.

 

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