Albania investimenti

Albania: Italia regina degli investimenti

L’Italia è ufficialmente il principale investitore estero in Albania per il primo semestre di quest’anno.
Secondo i dati della Banca d’Albania, per i primi sei mesi gli investimenti italiani sono stati 75 milioni di euro, con un incremento del 12,5% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. La crescita degli investimenti italiani si è concentrata principalmente nel secondo trimestre dell’anno, dove i flussi hanno raggiunto il valore di 45 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Anche quest’anno i Paesi Bassi restano tra i principali investitori in Albania, sebbene in calo rispetto allo scorso anno.
Secondo la Banca d’Albania, gli investimenti olandesi per il semestre valevano 70 milioni di euro, il 34% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I grandi valori degli investimenti olandesi negli ultimi anni sono molto legati al fatto che i Paesi Bassi sono uno dei paesi europei preferiti per la registrazione di società offshore, al fine di controllare gli investimenti internazionali di vari gruppi imprenditoriali.
I Paesi Bassi hanno una vasta rete di accordi con altri paesi del mondo per evitare la doppia imposizione e questo aiuta le aziende ad evitare complicazioni fiscali al momento della distribuzione e del trasferimento dei dividendi guadagnati da investimenti effettuati in altri paesi. Un altro motivo per cui i Paesi Bassi sono un paese privilegiato per la registrazione delle società è perché la legislazione in tale paese garantisce un elevato grado di riservatezza per quanto riguarda la proprietà delle azioni di una società.
A questo proposito, i Paesi Bassi hanno caratteristiche simili ad altri paesi noti come giurisdizioni offshore. Questo è precisamente il motivo principale per cui alcune delle società con azionisti albanesi che hanno vinto contratti di concessione in Albania sono registrate nei Paesi Bassi.
Nel frattempo, per il secondo anno consecutivo, le statistiche mostrano un aumento significativo degli investimenti tedeschi. Secondo la Banca d’Albania, per il 6° mese gli investimenti tedeschi valevano 59 milioni di euro, in aumento del 210% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Continua la classifica degli investitori esteri per il semestre con l’Austria, con 33 milioni di euro di nuovi investimenti, il Kosovo, con 29 milioni di euro e gli USA, con 27 milioni di euro.
Da segnalare quest’anno il calo significativo degli investimenti turchi. Nel semestre il flusso degli investimenti turchi è stato negativo per 59 milioni di euro. Il calo è arrivato tutto nel secondo trimestre, quando si è registrato un flusso negativo di 91 milioni di euro e si pensa sia correlato alla cessione della società Albtelecom da parte del consorzio turco CETEL al gruppo ungherese 4iG.
Infatti, le due grandi acquisizioni di 4iG non si sono riflesse nel flusso degli investimenti ungheresi, apparentemente, per ragioni di riservatezza, rientrando nella categoria “Altro per motivi di riservatezza”.
Tuttavia, se analizziamo i dati degli investimenti esteri per Paese presentati sotto forma di stock, alla fine del secondo trimestre gli investimenti ungheresi hanno raggiunto il valore di 203 milioni di euro, circa 83 milioni di euro in più rispetto al primo trimestre. Si ritiene che ciò derivi in gran parte proprio dalle acquisizioni di 4iG nel settore delle telecomunicazioni. Sebbene le statistiche dei flussi non diano una conferma esatta, molto probabilmente il maggiore investitore estero per quest’anno dovrebbe essere l’Ungheria.
Se ci riferiamo allo stock di investimenti diretti esteri alla fine del 6° mese, la Svizzera continua a guidare, con 1,8 miliardi di euro, seguita dal Canada, con 1,34 miliardi di euro e dai Paesi Bassi, con 1,65 miliardi di euro.
Gli investimenti svizzeri appartengono principalmente ad un progetto multinazionale, il gasdotto TAP, quelli canadesi alla Bankers Petrolelum, che è indirettamente posseduta dal capitale cinese, mentre gli investimenti olandesi sono legati a diverse holding originarie di diversi paesi, registrate nei Paesi Bassi principalmente grazie alle agevolazioni fiscali e alla tutela della riservatezza.

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Roberto Laera

Roberto Laera È laureato in Scienze Aziendali presso l’Istituto Superiore di Finanza e Organizzazione Aziendale di Milano, con circa 20 anni di esperienza nell’ambito della consulenza aziendale, organizzativa risorse umane, della formazione. È senior consultant di numerose aziende nazionali e internazionali. Ha lavorato tra le altre per George S. May, Telecom Italia Learning Services, Bosch. Dal 2008 amministratore unico di IN Italian Network Sh.p.k. e Albania Investimenti Sh.p.k. con sedi a Tirana in Albania e Bari in Italia, offre consulenza all’internazionalizzazione delle imprese, fiscale, finanziaria e servizi fiduciari. È professore a contratto della Facoltà FASTIP dell’Università Aleksander Moisiu di Durazzo per la materia di “Introduction to Business”. È componente del Advisory Board dell’Università Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana. È delegato per l’Albania di ASSORETIPMI. È referente per i rapporti istituzionali per l’Italia dell’Albania Development Fund
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